Egregio dott. Scalfari, leggo con soddisfazione (su «La Repubblica» del 17 ottobre) che i Ministri Bianco e Bernini hanno firmato con l’Amministratore delle FF. SS. Necci un protocollo d’intesa volto a favorire la scelta del mezzo ferroviario per i viaggi scolastici d’istruzione.
Ignoro i dettagli dell’accordo, tuttavia mi auguro che essi comprendano anche la questione della disponibilità esclusiva e totale, per le scuole utenti, dei vagoni prenotati.
Nella scorsa primavera la comunità della scuola media Galileo Ferraris di Milano (della cui Presidenza sono titolare) ha utilizzato il mezzo ferroviario per effettuare un bel viaggio d’istruzione in Campania. Decine di alunni delle classi terze, alcuni docenti, due genitori e io abbiamo potuto apprezzare la sicurezza, la serenità e la puntualità garantite dalle Ferrovie dello Stato.
Un delicato problema è, però, sorto durante il viaggio di ritorno, effettuato da Napoli con il treno delle ore 22.00. Un intero vagone era riservato alla nostra scuola. Ma gli alunni (ragazze e ragazzi per lo più quattordicenni) sono stati impossibilitati a muoversi liberamente per utilizzare il corridoio o andare alla toilette: il corridoio era, infatti, occupato da altri viaggiatori senza posto, alcuni dei quali giovani portatori di volgare e invadente gallismo.
Dopo la partenza da Napoli ho pregato il personale di controllo di far liberare il corridoio, visto che il vagone era prenotato dalla scuola. Il personale ha potuto provvedere solo dopo aver subìto aspre contestazioni verbali da un tale che sosteneva l’illegittimità dello sgombero.
A Roma è cambiato il personale di controllo e altri viaggiatori hanno occupato il corridoio. Una docente e io siamo dovuti venire a diverbio con dei giovinastri che importunavano scompostamente due nostre alunne. Un drogato si è seduto davanti alla toilette. Abbiamo di nuovo fatto intervenire il personale di controllo e il corridoio è stato finalmente sgombrato, fra discussioni e proteste.
A Firenze il personale è nuovamente cambiato e ancora altri viaggiatori senza posto hanno ricreato il clima delle tratte precedenti. Nuove discussioni, invocazioni, sollecitazioni; nuovo sgombero. La notte del viaggio è in buona parte trascorsa così, fra tensioni continue risolte solo con l’ausilio del personale di controllo.
Ben vengano le promozioni alla scelta del mezzo ferroviario per i viaggi scolastici (mezzo indubbiamente più sicuro e affidabile di quelli su gomma). Tuttavia si garantisca alle scuole una disponibilità piena dei vagoni che esse prenotano (magari agganciandoli in coda o in testa al convoglio), per la tranquillità delle famiglie e degli stessi responsabili degli alunni.
( La Repubblica, 11 novembre 1990 )