L’amico Giancarlo Palumbo, intervenendo nel dibattito, si chiede se a Sarno “serva un teatro” e se questo faccia parte delle “esigenze della popolazione” (considerate le difficoltà incontrate dal “Piccolo Teatro” di Franz Muller alla sua recente apertura).
Egli pone, in modo problematico, anche la domanda se i sarnesi saranno disposti a sostenere i futuri costi della nuova struttura che sarà inaugurata domani.
Forse Palumbo ha ragione. Il rischio c’è, tenuto soprattutto conto che dalla morte del “Moderno” a oggi la popolazione si è forse disabituata sia al buon teatro che al sostegno della cultura (riporto un recente esempio, che riguarda me e gli amici di EducaCi-Teatro: alla première a ingresso gratuito di “Il Volo dell’Essere”, a San Valentino Torio, il numeroso pubblico ha “offerto” il complessivo contributo volontario di 85 Euro, di cui 20 donati da mia figlia e 20 ricavati dalla vendita di due copie del mio testo teatrale …).
Credo che non solo l’Amministrazione comunale (cui va il merito di aver finalmente posto fine a un calvario durato anni e costato molto denaro allo Stato), ma anche i militanti di tutte le forze politiche, i docenti, gli educatori, gli intellettuali, i volontari impegnati per un futuro migliore, gli insoddisfatti che hanno ancora speranze, tutti ma proprio tutti dovranno fare ogni possibile sforzo perché il nuovo teatro e quello di Franz Muller abbiano – a Sarno e in Campania – una vita costruttiva educativa e feconda.
Occorrerà che tutti, ma proprio tutti, facciano fortemente amare le due nuove strutture culturali come due moderne “chiese laiche”, in cui le nostre comunità siano chiamate a raccogliersi per fruire insieme di una delle arti più belle ed umane fra le grandi arti dell’uomo.
(Facebook, 2018 )